La trifola (il pregiatissimo “tartufo bianco”) è endemica nell’area, e rende l’Alta Valle del Tevere e dei suoi affluenti una delle mecche per gli amanti del pregiato tubero.
L’Università di Perugia, da tempo, ne studia e valorizza la coltivazione, cura la micorizzazione degli apparati radicali con spore selezionate, assiste nella scelta degli “ospiti” che garantiscono le simbiosi più promettenti.
Sui terreni calcarei e poveri di humus, Poggio Maiolo si avvale dei legami tra la controllante Ecosearch e i Centri di Ricerca per sviluppare nelle proprie tartufaie tre qualità di tartufo: il bianchetto marzolino, il nero pregiato (autunnale) e lo scorzone estivo.